Matteo Bonechi: lo riesco a vedere questo suono che sa di Jazz
Respiro saudade, con la morbidezza di shuffle e voci corali che non a caso si tingono di femminilità al contorno. E tutto questo, mettendo in play “Ero invisibile” come prima…
Respiro saudade, con la morbidezza di shuffle e voci corali che non a caso si tingono di femminilità al contorno. E tutto questo, mettendo in play “Ero invisibile” come prima…