In occasione del lancio del suo singolo d’esordio “Domani vinco io”, Monica Lazazzara si presenta al pubblico con una canzone che parla di coraggio e autenticità. Cresciuta in una famiglia che le ha trasmesso la passione per la musica italiana, Monica ha sviluppato un forte legame con artisti come Giorgia ed Elisa, per poi esplorare sonorità più internazionali come quelle di JP Cooper e Jacob Collier. In questa intervista, Monica condivide il suo percorso artistico, racconta il significato profondo dietro il suo nuovo brano e riflette su quanto sia fondamentale, per un’artista, la sperimentazione sonora e la capacità di raccontare sé stessa attraverso la musica.

Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Non so definire di preciso com’è nata la mia passione per la musica, fin da piccola amavo cantare in qualsiasi situazione.
Grazie ai miei genitori, da piccola ascoltavo molta musica italiana, come quella di Antonello Venditti, Adriano Celentano, Fausto Leali e molti altri. Crescendo mi sono appassionata a Giorgia, Elisa, Tiziano Ferro e Marco Mengoni. Ma ora sono molto più vicina alla musica straniera, mi piace molto ascoltare JP Cooper o Jacob Collier e amo qualsiasi cosa sia corale.

Quando hai iniziato a sentire la necessità di raccontare la tua vita in musica?
Io penso che chiunque faccia musica lo faccia per raccontare di sé stesso o delle proprie esperienze, quindi in tutti questi anni, ho sempre scelto di cantare canzoni che mi rappresentassero. Però in quest’ultimo anno ho avuto la possibilità di lavorare con il team di Up Music che sono riusciti a centrare a pieno il tema che volevo esporre con “Domani vinco io”.

Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Il mio primo ricordo musicale risale a parecchi anni fa, ero una bambina che frequentava i primi anni della scuola elementare ed ero nel salotto di casa mia che cantavo e ballavo, imitando le pop star, ovviamente inventandomi musica e testo, il quale era in un inglese completamente inventato.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Quali sono i temi trattati e cosa ti ha spinto a scegliere questo titolo?
Questa canzone è dedicata a tutte quelle persone che vivono con una maschera fatta di insicurezze e vuole incitare queste, a superare le proprie paure, perché, come dice la canzone stessa, non esiste un’altra persona che vive al posto tuo.

Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?
Per me la continua ricerca e sperimentazione musicale per un artista è fondamentale, non solo ti aiuta a rimanere al passo con i tempi, ma ti aiuta anche ad essere meno ripetitivo ed è quel qualcosa in più che ti rende diverso da tutti gli altri.

Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino adesso dalla musica?
La musica mi ha insegnato la pazienza, ma soprattutto, il canto mi ha insegnato a percepire le mie emozioni piu intensamente. La voce è una delle prime cose che ti fanno percepire quando stai male, quando sei triste o quando sei felice e tutto sta nel riuscire ad incanalare la tua emozione per utilizzarla a tuo vantaggio.

Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Al momento l’unica novità, che è anche un traguardo molto importante per me, è che a giorni mi laureo in conservatorio. Del resto, continuerò a studiare e proverò a scrivere qualcosa, magari esce qualcosa di bello nel mentre, chi lo sa’.

Di seneci