Premio UAART

L’Associazione di Promozione Sociale UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) annuncia i nomi delle finaliste e dei finalisti della prima edizione del Premio UAART, il concorso artistico aperto a tutte le forme d’arte visiva, finalizzato alla costruzione di un immaginario laico legato alla rappresentazione del lutto e della morte.

Giacomo Zornetta, Incontrarsi, olio su tela, cm 100 x 150

La Giuria

Una Giuria professionale, composta da Elena Alfonsi, critica d’arte e tanatologa culturale, Rebecca Delmenico, critica d’arte e curatrice, Andrea Lacarpia, curatore e direttore di Candy Snake Gallery, e Mosè Viero, storico dell’arte e autore della rubrica Arte e Ragione sulla rivista dell’associazione, ha individuato tra le oltre 280 candidature, i sette nomi in finale: Pietro Bandini, Silvio Giannini, Gloria Gusella, Guido Mitidieri, Gianni Morini, Salvatore Piras, Giacomo Zornetta.

La commissione ha esaminato tutte le opere iscritte e le ha valutate tenendo in considerazione il luogo destinatario della donazione dell’opera, allo stesso tempo inscindibile dal tema su cui il premio invitava a ragionare: la sala del commiato.

Quali caratteristiche può avere l’opera ideale in un contesto così connotato? Quali sono le aspettative di chi frequenta tali luoghi e quale può essere la natura e il senso del dialogo con l’opera d’arte ivi collocata?

Le persone facenti parte della giuria hanno inoltre valutato l’originalità della proposta, la sua qualità dal punto di vista tecnico e concettuale, i testi allegati dalle persone iscritte, volti ad approfondire il significato della ricerca.

Pietro Bandini, Humanitas CCX, fotografia su pellicola b&n, stampa su carta Baryta e cera, cornice in acciaio preparato e cera, cm 36×54

Il Premio

Tra i lavori finalisti, pubblicati all’indirizzo www.uaar.it/premio-uaart-finalisti-2024/, verrà individuata l’opera vincitrice, destinataria di un premio-acquisto del valore di 3.000 Euro. L’opera designata, acquisita dall’UAAR, sarà da questa donata a una sala del commiato pubblica, dove rimarrà in esposizione permanente.

L’annuncio della vittoria sarà contestuale all’acquisizione dell’opera, nell’ambito di un evento pubblico organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale UAAR entro la fine del 2024.

Salvatore Piras, Tutte le cose che non ci siamo detti, ready made, cm 150 x 35

UAAR

Con questa iniziativa, l’UAAR intende ribadire la necessità di avere sale del commiato (le strutture, pubbliche o private, dove è possibile celebrare riti funebri non religiosi) dignitose e ben distribuite nel territorio nazionale, affinché ogni persona possa esercitare il diritto ad un funerale laico in uno spazio consono e curato.

La morte e il lutto per una persona cara sono le uniche esperienze che accomunano ogni persona nell’età della consapevolezza, poiché della nostra nascita non abbiamo memoria. Con il Premio UAART, l’UAAR ha invitato chi fa arte a contribuire alla creazione di un immaginario laico relativo alla morte e al lutto, scevro da simboli e iconografie religiose e spirituali.

L’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti – UAAR nasce nel 1987 con l’obiettivo di rappresentare le ragioni dei cittadini atei e agnostici e di difendere la laicità dello Stato. È completamente indipendente da partiti.

Informazioni

Maggiori informazioni sul concorso e sull’associazione sono disponibili sul sito www.uaar.it.

Di CSArt